Boicotta Israele

gennaio 9, 2012

2012: UN ANNO DI ULTERIORE INTENSIFICAZIONE DEL BOICOTTAGGIO ACCADEMICO

2012:
UN ANNO DI ULTERIORE INTENSIFICAZIONE DEL BOICOTTAGGIO ACCADEMICO
http://www.pacbi.org/etemplate.php?id=1787 [2]

(traduzione di Flavia Lepre)

Il 2011 è stato un anno di speranza e di rivoluzione. Alla Campagna
Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale d’Israele
(PACBI), cominciammo l’anno con un messaggio di solidarietà con il
popolo che era  dietro le rivoluzioni nella regione. A metà anno, il
Comitato Nazionale Palestinese  (BNC) per il Boicottaggio,
Disinvestimenti e Sanzioni (BDS) espresse un sentimento simile di
solidarietà con i movimenti intorno al mondo che  afferravano questo
momento rivoluzionario.(1)

All’inizio del 2012, desideriamo riaffermare il nostro forte sostegno
ed ogni solidarietà con le voci progressiste rivoluzionarie del mondo
che valorosamente pongono la propria vita a rischio per la nostra
collettiva libertà, giustizia e dignità, specialmente di fronte alle
forze controrivoluzionarie, spesso interne.
Guardando avanti verso il 2012, dobbiamo innanzitutto guardare indietro
alle realizzazioni del boicottaggio accademico e culturale del movimento
BDS raggiunte durante l’anno passato. Ci siamo fissati l’obiettivo
di proseguire ed effettuare il boicottaggio accademico con maggiore
rigore, e l’anno non ci ha delusi!
Le attività di BDS aprirono l’anno con forza con la storica decisione
dell’Università di Johannesburg di recidere i propri legami
istituzionali con la Ben Gurion University (2). Nella nostra risposta a
questa decisione esprimemmo il nostro sostegno ed  affermammo che era
un trionfo per la logica del boicottaggio accademico contro la
complicità accademica israeliana, come è uniformemente risecchiato
nelle posizioni della Federazione Palestinese dell’Unione dei
Professori ed Impiegati Universitari (PFUUPE), del PACBI e dei suoi
partenr in tutto il mondo, incluso il Sud Africa. Questo è, infatti, un
passo significativo nella direzione di ritenere le istituzioni
israeliane responsabili per la loro collusione nel mantenimento
dell’occupazione, della colonizzazione e dell’apartheid da parte del
loro Stato contro il popolo palestinese. (3)

Ad anno inoltrato, membri del  BNC: PACBI, PFUUPE, Stop the Wall e la
campagna degli Studenti Palestinesi per il Boicottaggio  Accademico
d’ Israele (PSCABI) lanciarono una nuova campagna contro il Settimo
Programma Quadro (FP7) , che è uno schema di finanziamento
multimiliardario di ricerca dell’Unione Europea che fornisce fondi ad
università e compagnie di differenti paesi perché lavorino insieme a
specifici progetti di ricerca.(4) I nostri parter in Europa, la
Piattaforma Europea per il Boicottaggio Accademico e Culturale
d’Israele (EPACBI), stanno anche aumentando l’impegno per lavorare
su questa strategica campagna. L’FP7 è stato inentificato come
bersaglio primario perché il programma permette alle compagnie militari
israeliane ed alle istituzioni accademiche complici di partecipare in
condizioni di parità con altri di Stati  membri dell’Unione Europea.
Questa campagna identifica un chiaro,  enorme bersaglio per mobilitare
accademici ed istituzioni europee perché facciano la loro parte per la
fine delle violazioni israeliane del diritto internazionale e dei
diritti umani dei Palestinesi.

In aggiunta a questa campagna ed alla vittoria in Sud Africa, movimenti
di studenti in Europa e negli Stati Uniti continuano la loro espansione
e diventano più attivi  e fanno sentire di più la loro voce nei
campus dei college. A settembre, gli Studenti per la Giustizia in
Palestina hanno organizzato una conferenza nazionale in cui hanno
riaffermato il loro sostegno al BDS come chiave tattica nei campus dei
college negli Stati Uniti. Noi regolarmente comunichiamo con i nuovi
gruppi in giro nel mondo che attendono di dare il via  alle loro
iniziative di campus. Il nuovo anno comincerà su una nota positiva con
la conferenza nazionale  del BDS USA  all’Università della
Pennsylvania, ed il PACBI promette di appellarsi a più accademici per
mettere sotto pressione i legami istituzionali tra le loro università o
organizzazioni accademiche ed Israele. Ci rivolgiamo ai nostri partner
per identificare tali legami,  come è stato nel recente appello alla
Società Internazionale per la Ricerca di Giustizia perché tenesse la
propria conferenza fuori d’Israele. (5)

Sulla scena culturale, Alice Walzer, Mike Leigh, Ian Banks, Meg Ryan,
henning Mankell, i Pixies, Elvis Costello,  l’ultimo Gil Scott Heron,
Carlos Santana, Faithless, e i Massive Attack sono tra i molti che hanno
continuato a stare lontano dall’aparttheid israeliana.  Nel 2011, tra
i personaggi  famosi aggiunti a questa lista  ci furono Vanessa
Paradise e Johnny Depp, MF Doom, Jello Biafra e, molto recentemente,
Joker. Il pubblico sostegno al boicottaggio culturale e al BDS in
generale da parte del fondatore dei Pink Floyd Roger Waters (6) fu
un’aggiunta significativa agli effettivi sostenitori del boicottaggio,
come opposto agli annullamenti e fu benvenuto per gli attivisti del
BDS del mondo.

L’anno non è stato senza sfide. In un’ironica torsione, nel giugno
dell’ultimo anno il governo israeliano provò l’efficacia del
movimento BDS di oltrepassare una legge anti-BDS che effettivamente
criminalizza chi si appelli al boicottaggio d’Israele fatto da
Israeliani. Mentre il movimento BDS promette di vincere alcune battaglie
legali ingaggiate contro di essa, questa legge restringe la libertà di
parola e di movimenti degli attivisti israeliani del BDS.

Inoltre, abbiamo affrontato chi non  aveva prestato attenzione al
nostro appello per la libertà, giustizia ed uguaglianza ed aveva
provato a circuire l’appello per il boicottaggio in diversi modi, come
“non comprensione del conflitto” o considerando l’arte “al di
sopra della politica”, mentre contemporaneamente permettevano che la
loro arte  venisse usata politicamente per ripulire le violazioni
israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani. Noi abbiamo
risposto a questi artisti e lavoratori della cultura con la speranza che
ascolteranno in futuro il nostro ragionamento morale.  (7) Abbiamo
combattuto anche con quelli che non comprendono l’impatto nefasto
della normalizzazione e dell’abitudine che produce,  ed abbiamo
continuato ad appellarci ad essi spiegando le sfumature di occupazione,
colonizzazione ed apartheid ed il meccanismo attraverso il quale queste
oppressioni ci controllano (8).

Al PACBI, noi continuiamo, con i nostri partener  in Europa, Sud
Africa, Sud Asia, USA, Canada, Australia ed America Latina, a spingere
il movimento oltre tutti gli ostacoli. Noi continuiamo ad educare sul
valore della resistenza con ogni campagna che lanciamo ed appello che
scriviamo, che essi abbiano risposta o no. La lotta per
l’autodeterminazione è un processo lento e costante che richiede
pazienza, impegno e prolungata resistenza etica. Noi crediamo che il BDS
offre alla gente intorno al mondo gli strumenti per  unirsi o ergersi
effettivamente in solidarietà con questa resistenza.

Con questo in mente e guardando al 2012, noi ci appelliamo agli
attivisti perché intensifichino tutti gli aspetti del BDS, ma
specialmente si focalizziono, là dove sia possibile, sul boicottaggio
accademico. Specificamente, ci appelliamo alle facoltà ed agli studenti
attivisti perché facciano pressione sulle loro organizzazioni
accademiche per far cessare la collaborazione con la complicità delle
istituzioni accademiche o organizzazioni israeliane , e non organizzino
o partecipino a conferenze in Israele.
Inoltre, ci appelliamo agli accademici perché non pubblichino su
giornali accademici israeliani e si ritirino dai comitati editoriali di
riviste internazionali che  abbiano base in università israeliane.
Esortiamo anche accademici e studenti ad opporsi ai programmi di studio-
all’estero  che collochino studenti provenienti dagli USA e
dall’Europa alle università israeliane. La campagna in corso della
facoltà e degli studenti dell’Università Statale Californiana
(CSU) contro il rinnovo dello schema di studio all’estero CSU-Israele
è un’ispirazione (9).

In breve, ci appelliamo agli attivisti BDS in giro nel mondo  perché
mobilitino di più per rendere effettive le linee guida del boicottaggio
accademico (10), ed a quelli che sono in Europa  perché si riuniscano
contro la collaborazione con Israele secondo il FP7. Come scrisse
l’Arcivescovo Desmond Tutu in sostegno del boicottaggio attuato
dall’Università di Johannesburg verso la Ben Gurion University: le
Università israeliane fanno parte intimamente del regime israeliano per
scelta attiva. Mentre i Palestinesi non possono accedere alle
università ed alle scuole, le università israeliane producono ricerca,
tecnologia, argomenti e leader per mantenere l’occupazione. (11)

E’ tempo di prendere posizione per la fine di tutte le forme di
complicità  con le istituzioni accademiche e culturali israeliane;
esse sono il partner  chiave nel regime israeliano di occupazione,
colonialismo ed apartheid.

PACBI

Blog su WordPress.com.